Il 9 settembre 1998 si spegneva, a Milano, Lucio Battisti …
Lucio Battisti nasce il 5 marzo 1943 a Poggio Bustone. Nel 1950, quando Lucio aveva appena sette anni, la famiglia si trasferisce a Roma, dove il giovane Battisti inizierà a manifestare la sua passione per la musica, approcciandosi per la prima volta ad una chitarra.
Senza mai avere la completa approvazione del padre, il quale era convinto che i suoi sogni non fossero razionalmente realizzabili, nel 1962 Lucio inizia a suonare in vari locali aggregandosi a diversi gruppi.
Si trasferisce poi a Milano, dove conoscerà Giulio Rapetti: Mogol, che in un primo momento non rimase particolarmente colpito dalla canzoni che Battisti gli propose, ma che poi, come tutti sappiamo, creó insieme a lui alcuni tra i più grandi capolavori della musica italiana.
Fu proprio Mogol, nel 1966, a insistere perché Battisti – scettico al riguardo – cantasse in prima persona le sue canzoni, anziché limitarsi a comporle per altri.
Il 15 aprile 1969 Lucio Battisti partecipa per la prima volta a una trasmissione televisiva – Speciale per voi di Renzo Arbore – durante la quale sarà lanciata per la prima volta Acqua azzurra, acqua chiara (ad oggi uno dei brani più cantati tra quelli del sodalizio Mogol Battisti e non solo) che diventerà un tormentone estivo di quell’anno.
La sua ultima apparizione televisiva fu il 4 luglio 1980 quando cantò in playback Amore mio di provincia nella trasmissione svizzera Music & Gasle. Lo stesso anno venne pubblicato l’album Una giornata uggiosa: la fine della collaborazione con Mogol.
Lucio collabora poi con la moglie Grazia Letizia e con Adriano Pappalardo, per poi entrare nell’ultima fase della sua cariera: la collaborazione con Pasquale Panella.
Mogol racconta di aver chiesto a Battisti il motivo della sua scelta di collaborare con Panella e cantare testi nonsense, la risposta di Lucio è commovente: avevo due possibilità: cantare inglese oppure cantare testi nonsense – perchè? – così nessuno fa paragoni.
I lavori con Panella sono infatti stati accolti sempre con minor successo rispetto a quelli di Mogol – Battisti e proprio questo ha portato ad un inevitabile senso di nostalgia.
Nel 1994, si scioglie anche il duo con Panella e Lucio Battisti sparisce dalla scena.
Alla fine di agosto 1998 si diffonde la notizia del ricovero di Battisti in una clinica di Milano dove rimarrà ricoverato per 11 giorni durante i quali non verrà pubblicato alcun bollettino medico per volere della famiglia. Il 6 settembre le sue condizioni si aggravano e nella mattinata del 9 settembre l’artista muore.
Le cause non sono mai state rese pubbliche. Ai funerali, celebrati in forma privata a Molteno, furono ammesse appena 20 persone tra i quali, Mogol.
Lucio Battisti manca ormai da 17 anni, ma le emozioni che ci ha regalato non moriranno mai, anzi, rivivono ogni volta che qualcuno ascolta, canta o fischietta una delle sue canzoni.